Motori elettrici per barche? Novità green dai saloni nautici
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Al salone nautico di Venezia 2022 è stato presentato il progetto e-concept che, attraverso delle paline chiamate e-dock e del tutto simili a quelle usate per ormeggiare, rappresenta la prima infrastruttura di ricarica per la nautica elettrica. Un modo per pensare la navigazione del futuro, in maniera sostenibile e nel rispetto dell’ambiente.
Il settore della nautica è pronto per il passaggio al motore elettrico?
La bottega del mare si occupa da oltre 20 anni di noleggio e compravendita di barche e in tanti anni di esperienza crediamo che siano stati fatti davvero tanti passi avanti. Il dubbio principale che rimane è: i motori elettrici sono in grado di garantire l’autonomia della barca? Inoltre, organizzare tutti i porti italiani e nel mondo con sistemi come l’e-dock presentato a Venezia, è un’impresa che comporta ancora tanto lavoro e dedizione, ma nella scelta dell'elettrico anche in campo nautico ci sono evidentemente molti vantaggi.
I vantaggi del motore elettrico per barche per l'ambiente
Le imbarcazioni a motore elettrico non contribuiscono all’inquinamento dell’acqua perché, diversamente da quanto accade con i motori a scoppio, non rilasciano gas di scarico e azzerano il rischio di perdite di carburante o petrolio. Le imbarcazioni dotate di motore elettrico sono evidentemente più rispettose del clima rispetto a quelle con motore a combustione interna, dato che se anche le batterie venissero ricaricate con elettricità prodotta dall’utilizzo del carbone, l’emissione di CO2 si riduce del 30% circa. Se si caricano le batterie con elettricità prodotta da energie rinnovabili poi, la riduzione arriva fino al 90%.
Il salone nautico di Genova 2022 è stato il debutto per il primo gommone full electric con propulsore entrobordo progettato da RS da foglio bianco: il Pulse 63. Particolarmente interessanti sono le prestazioni del motore da 47kw, con velocità massima di 23 nodi e autonomia che varia da 100 miglia nautiche (185 km) a 5 nodi a 25 miglia nautiche (46 km) a 23 nodi. Inoltre è possibile avere ulteriori 36 kWh di batteria per aumentare l’autonomia.
Sui motori elettrici entrobordo per barche di una certa dimensione c’è ancora tanto lavoro da fare, da quanto abbiamo visto ai saloni di questa stagione, ma le premesse sono buone. Invece, ci sono già delle belle conferme nel settore del motore fuoribordo elettrico. Qui abbiamo già garanzie per una buona autonomia e tanti armatori che si sono affidati all’elettrico per il tender della loro barca oppure per le imbarcazioni più piccole, quelle che vanno da 6 a 9 metri circa.
I vantaggi del motore elettrico per barche sulla navigazione
L’azienda tedesca Torqueedo padroneggia il mercato dei motori fuoribordo elettrici, che si prestano facilmente alla motorizzazione delle piccole barche e dei gommoni. A Genova ci siamo fatti spiegare di persona tutte le loro proposte e siamo convinti che nei prossimi anni i motori fuoribordo a benzina saranno sostituiti per la maggior parte da quelli elettrici.
I motori elettrici poi, possono semplificare la tua routine a bordo perché sebbene la carica delle batterie richieda del tempo, i proprietari di Torqeedo apprezzano la semplicità di dover solo collegare la presa a fine giornata: chi possiede un Torqeedo apprezza il fatto di non dover più andare alla stazione di servizio o di dover trasportare una tanica di benzina sul pontile. Tutto ciò che serve è una presa della corrente.
Inoltre, chi è proprietario di un sistema Travel o di un Ultralight può ricaricare la batteria o direttamente a bordo con una presa da 12/24 Volt o con un Sunfold 50; in alternativa, può portarsi a casa la batteria al litio facilmente trasportabile e utilizzare il caricabatteria in dotazione.
Le barche a motore equipaggiate con Cruise e Deep Blue invece si collegano presa in banchina e si ricaricano durante la notte.
Quindi, motori elettrici leggeri facili da maneggiare e stoccare.
I motori Travel più leggeri disponibili per dinghy e piccole barche a vela pesano in totale soltanto 15,5 kg. Motore, batteria e barra possono essere stivati singolarmente. E dato che i motori elettrici non puzzano di benzina né hanno perdite di oli, le mani e la cabina rimangono pulite.
Yamaha oltre la gamma termica presenta il suo fuoribordo elettrico Harmo. Dall’azienda sottolineano il percorso green e le qualità del prodotto: L’installazione di Harmo è simile a quella dei fuoribordo tradizionali, ovvero tramite un bracket posizionato sullo specchio di poppa ed è dotato della funzione di tilt per sollevarlo dall’acqua quando non viene utilizzato o se una imbarcazione richiede la messa a terra.
Infine, un aspetto meno tecnico forse, ma molto importante per chi ama il mare e sceglie di passarci molto tempo è che i motori elettrici sono più silenziosi e non disturbano né le persone a terra né la fauna sottomarina. E dunque, utilizzando un motore elettrico, lo scrosciare delle onde è spesso l’unico suono che si sente mentre si viaggia.
Insomma, che dire: avanti tutta!